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Il Coniglio tanti meriti, poche controindicazioni

Il coniglio è facile da allevare, si riproduce in fretta e fornisce una carne gustosa e ricca di sostanze nutritive. Ecco perchè il coniglio, secondo uno dei più recenti rapporti FAO, nel 2020 servirà un terzo delle necessità dell'uomo per quanto riguarda le proteine animali. L'allevamento del coniglio e l'uso della sua carne a scopi alimentari sono antichissimi. Furono i Fenici i primi mangiatori di conigli. Vennero poi i romani che dettero vita ad allevamenti su larga scala e misero in piedi una vera e propria politica di esportzione.

La proverbiale capacità riproduttiva del coniglio si esplica anche più volte nel corso dell'anno; ad ogni parto una coniglia può dare alla luce fino a 8 piccoli. Nel giro di un paio d'anni un allevatore partendo da un unica coppia, potrebbe in teoria trovarsi a disporre di alcune centinaia di animali.

 coniglio da allevamento

Si tratta di animali che rendono molto e costano poco. Rendono molto in fatto di rapidità di accrescimento e chiedono poco visto che, contrariamente a quasi tutti gli animali da allevamento, non esigono esclusivamente mangimi speciali.
Qualora si tenga conto che la carne di coniglio costa meno delle altri carni da macello e considerando quanto appena detto sulla facilità di allevamento, la previsione della FAO non suona così esagerata come potrebbe apparire.

Gia in Italia il consumo della carne di coniglio e più che triplicato negli ultimi vent'anni e continua a crescere pur in presenza di un rallentamento del tasso di incremento del consumo complessivo di carne nel paese.

coniglio arrosto

conigli si dividono in tre categorie: da carne, da pelo e da pelliccia. Il numero degli allevatori di conigli è aumentato molto in Italia riducendo la voce di passivo della bilancia commerciale del nostro paese.
Non solo dalla facilità dell'allevamento o dal prezzo contenuto discende la riscoperta del coniglio nelle abitudini alimentari degli italiani. Recenti studi hani dimostrato come la carne di coniglio si faccia preferire, rispetto a quasi tutte le altre, per alcune caratteristiche nutrizionali.

Pochi grassi, molte proteine di elevato valore biologico. Questa è la formula che il coniglio proppone alla nostra tavola ed alla nostra dieta. La presunta povertà di questa carne è solo povertà di grassi e pertanto di colesterolo. Inoltre, nei tessuti di questi animali, si possono trovare buone quantità di minerali utili per l'alimentazione umana.

Si parla di ferro, fosforo e magnesio, ma soprattutto di calcio e di potassio presenti in dosi interessanti rispetto alle altre carni da tavola.
Siamo quindi in presenza di una carne magra, con ottimo valore nutritivo, del tutto priva di controindicazioni ed anzi particolarmente indicata per i giovani, gli anziani ed i convalescenti. Il coniglio per sua natura e conformazione non può essere cucinato a fette in pochi minuti, ma necessita di una abbastanza lunga cucina.

Il coniglio, come detto, va cucinato a pezzi ed unito a vari vegetali per conferirgli un gusto incomparabile che lascia il segno in tutti i commensali.
Il coniglio più grasso, presenta una percentuale di proteine in genere minore rispetto al coniglio più giovane e più piccolo; così come l'animale non ingrassato risulta più ricco di sali minerali, praticamente doppia rispetto al coniglio grasso. 
E' usanza comune dare del coniglio, ma alla luce di quanto sopra forse è meglio cucinarselo invece di darlo.

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