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Renzi raddoppia la tassa sui passaporti

Quasi il doppio, rispetto ai  40,29 euro di prima.
 "Ma Renzi non era quello che voleva ridurre le tasse?", chiede la responsabile comunicazione di Forza Italia Deborah Bergamini.

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Una raffica di tasse targate Pd si nasconde nelle pieghe del decreto Irpef. La novità è contenuta in un emendamento firmato dal piddì Giorgio Tonini approvato ieri dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato durante l’esame del decreto. Il contributo, che scatterà alla data di entrata in vigore del decreto, raddoppierà rispetto ai 40,29 euro che si dovevano pagare fino ad oggi, ma dovrà essere versato solo all'atto del rilascio del passaporto andando così a sostituire la tassa finora prevista per ogni anno o frazione di anno di validità del passaporto. Tuttavia, l'emendamento estenderà a tutti il pagamento della tassa annuale sulle concessioni governative (il cosiddetto contrassegno telematico da 40,29 euro) da cui finora erano esenti coloro che viaggiavano all'interno dell'Ue. Non solo. Al contributo per il rilascio del passaporto dovrà aggiungersi il costo del libretto(ancora cartaceo) che sarà stabilito ogni due anni dal ministero dell’Economia. Contributo che verrà aggiornato ogni due anni.

Anche il riconoscimento della cittadinanza italiana sarà "salato". L'emendamento di Todini stabilisce anche che "i diritti da riscuotere per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di persona maggiorenne" saranno fissata a 300 euro. "In America latina, in particolare in Argentina ci sono liste d’attesa molto lunghe di persone che hanno chiesto la cittadinanza poiché discendenti di italiani - ha spiegato il senatore del Pd - sinora la pratica era gratis e passa a 300 euro. L’intenzione è quella di utilizzare parte delle risorse per aumentare il personale a contratto in loco per smaltire le pratiche arretrate".

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