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In arrivo la riforma di Equitalia

ROMA
I due decreti legislativi approvati ieri dal Consiglio dei ministri si configurano come «una grande opera di semplificazione, che fa sì che lo Stato sia vicino e amico del cittadino. Dal 2015 per 30 milioni di italiani ci sarà la dichiarazione dei redditi precompilata». È il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi ad annunciare in conferenza stampa a palazzo Chigi l'avvio dell'iter che, in attuazione della delega fiscale approvata lo scorso febbraio dal Parlamento, realizzerà l'obiettivo della dichiarazione precompilata da parte dell'Agenzia delle Entrate per dipendenti e pensionati in possesso dei requisiti per presentare il modello 730. 
Il provvedimento passa ora al vaglio delle Commissioni parlamentari competenti per il prescritto parere, poi tornerà all'esame del Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva. Contestualmente - spiega il ministro Boschi - partirà anche il percorso di riforma del catasto con la costituzione delle commissioni censuarie.

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Il governo scommette dunque su un nutrito pacchetto di semplificazioni e di snellimento di adempimenti relativi alle persone fisiche, alle società e ai rimborsi fiscali, con l'obiettivo di porre le basi per un diverso e più civile rapporto tra fisco e contribuenti. E da Lussemburgo, al termine della riunione dell'Ecofin, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ribadisce che il decreto legislativo punta a porre le premesse per ridurre la pressione fiscale, «che è ben al di sopra della media europea». Per questo «è necessario che vi siano un abbattimento simultaneo della spesa pubblica in modo permanente e progressi contro l'evasione fiscale». La delega fiscale, il cui iter di attuazione parte proprio con i provvedimenti varati ieri - «va esattamente in questa direzione, di una riduzione permanente della pressione fiscale per le famiglie e per le imprese». Misure certe di finanziamento, strutturali e a regime, dunque, per rendere solido e credibile il percorso di riduzione delle tasse. Appuntamento che il governo intende onorare già con la prossima legge di stabilità, individuando le risorse per stabilizzare il bonus Irpef da 80 euro, finanziato per ora solo fino al prossimo dicembre.
In questo contesto, Padoan ribadisce la convinzione che l'intervento sul cuneo fiscale rappresenti una «una misura fondamentale per accrescere la competitività». Quello che si avvia - aggiunge il sottosegretario all'Economia, Giovanni Legnini - è un «percorso importantissimo. La dichiarazione precompilata interviene nel rapporto tra i cittadini e il fisco. Si inverte in qualche modo l'onere probatorio». Anche sul fronte del catasto, si è posta una prima pietra di un percorso del quale «si discute ormai da anni». Di altro avviso Daniele Capezzone (Forza Italia), presidente della commissione Finanze della Camera: «Fatte salve eccezioni individuali, a partire dal viceministro Casero, non sembra esservi nel governo la consapevolezza del valore della delega».
È solo l'avvio dell'iter, ma per l'esecutivo è comunque significativo che il convoglio si sia messo in moto, in attesa della definizione degli altri decreti legislativi attuativi della delega. Stando al timing annunciato ai primi di giugno dal vice ministro all'Economia, Luigi Casero, altri due pacchetti di provvedimenti attuativi della delega saranno approvati entro la fine dei lavori parlamentari prima della pausa estiva. Al più tardi entro settembre. In arrivo la riforma di Equitalia, le nuove norme in materia di abuso del diritto, la revisione delle sanzioni penali e amministrative in materia fiscale, la riforma delle accise, la revisione dei giochi pubblici, la fatturazione elettronica. Tra ottobre e novembre dovrebbe poi vedere la luce il pacchetto di riordino delle «tax expenditure».
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LE TAPPE 
Dichiarazione precompilata
I provvedimenti approvati ieri dal Consiglio dei ministri introducono dal 2015 per 30 milioni di italiani la dichiarazione dei redditi precompilata. Il provvedimento passa ora al vaglio delle Commissioni parlamentari competenti per il prescritto parere, poi tornerà all'esame del Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva


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