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Come gestire la rabbia

Più che reprimerla occorre imparare a gestirla. La rabbia è un sentimento umano, impossibile da soffocare, ma facile da incanalare seguendo una serie di istruzioni.

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Imparare a maturare l'auto consapevolezza: capire quali sono le proprie emozioni, in modo da riconoscerle quando cercano di prendere il sopravvento. Attraverso questo primo passaggio è possibile, passo dopo passo, controllarsi e vivere meglio con il prossimo. Ecco quindi le 15 mosse per trasformare la collera in qualcosa di più costruttivo, per se stessi e per gli altri:

Riconoscere la rabbia. Il primo passo per controllare un'emozione è capire da dove nasce e soprattutto come si manifesta. Per questo occorre, prima di tutto, maturare l'auto consapevolezza. Chi al contrario nega l'emozione non fa altro che potenziarla, andando incontro a esplosioni (di rabbia incontrollata) o implosioni (di rabbia repressa)

Evitare giudizi affrettati. Troppo spesso, quando ci si trova di fronte a un'altra persona, si tende a esprimere giudizi frettolosi e superficiali. Lo specialista invita invece a riflettere, soprattutto se non si conosce bene l'interlocutore. L'obiettivo deve essere osservare i propri giudizi dettati dalla collera e rimetterli in discussione

Scaricare la tensione. Quando uno scoppio di ira è vicino, l'ideale è scaricare la tensione. Lo specialista invita a uscire di casa e cominciare a camminare, in modo da distrarre la mente e allontanarsi il prima possibile dalla situazione che ha creato tensione

Essere obiettivi. Uno dei modi migliori di tenere la rabbia sotto controllo e guardarsi da un punto di vista esterno. A fomentare l'ira, infatti, sarebbe soprattutto la tendenza a concentrarsi sul proprio dolore e a ingigantirlo. Per questo può essere utile estraniarsi, per capire che magari si sta esagerando un po'

Diventare ambidestri. Un recente studio condotto dagli scienziati, ha dimostrato che per allenare il cervello all’autocontrollo basta utilizzare due o tre volte al giorno la mano non dominante. In questo modo si impara a controllare il proprio lato più istintivo. Nel quale rientra anche lo scoppio di ira

Fermarsi un attimo. Prendersi una pausa quando la rabbia sta montando può aiutare a stemperare la tensione e in qualche caso a lasciar correre. Quindi se qualcuno si arrabbia mentre guida, non deve far altro che accostare, spegnere la vettura e respirare profondamente

Rifugiarsi nel luogo del cuore. Un altro metodo utile per dominare la collera è immaginare se stessi in un luogo rilassante. Insomma, nella propria oasi di tranquillità

Dialogare con se stessi. Quando la collera sta aumentando è possibile provare a instaurare un dialogo costruttivo con se stessi, cercando di capire, con termini rassicuranti, cosa sta succedendo e come è possibile risolvere la situazione senza degenerare

Chiedere aiuto. Se l'auto dialogo non funziona, è possibile rivolgersi a una persona di fiducia. Condividere le preoccupazioni con un amico intimo o un confidente può aiutare a guardarle da un punto di vista differente. Sempre ponendo un limite: il tempo delle lamentele deve essere limitato

Essere auto ironici. Qualche volta ridere di se stessi, e magari della situazione che genera rabbia, può aiutare a stemperare la tensione. Solo così è possibile, in futuro, mantenere la calma in una situazione simile

Cambiare prospettiva. Nel lungo periodo, per dominare i sentimenti negativi, è consigliato cercare di cambiare il proprio punto di vista sulla vita. Per esempio sorridere più spesso alle persone, abbandonare i pensieri negativi, entrare in empatia con il prossimo per cercare di capire il suo punto di vista

Creare un diario. Una buona abitudine per tenere a bada la rabbia: creare un diario delle situazioni che più spesso generano collera. Ogni volta che qualcosa non funziona è possibile scriverla, per poi pensare a come affrontarla in modo più costruttivo

Essere chiari. Importante, quando ci si arrabbia, è anche essere il più possibile onesti ed espliciti. Quindi una volta tornata la calma è fondamentale esprimere in modo chiaro le ragioni che l'hanno causata

Parlare in prima persona. Quando ci si arrabbia spesso si punta il dito contro l'altra persona, dimenticandosi la propria parte di responsabilità. Un antidoto giusto può essere iniziare le frasi con la prima persona singolare, per assumersi la responsabilità ed evitare di scaricare tutte le colpe sul prossimo

Andare da uno specialista. Quando la rabbia è portata all'estremo, e tutte le ricette non sono servite a nulla, è il momento di parlare con uno specialista che sia in grado di fornire un supporto dall'esterno


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