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Discriminati per il proprio nome

Se non vi fosse chiaro di cosa stiamo parlando, vi faccio un paio di esempi

La piccola australiana di nome Isis e il piccolo Adolf Hitler del New Jersey sono solo alcuni dei nomidi diritto nella lista di persone che hanno vissuto o vivono le esperienze più tristi, a causa del proprio nome. Anche nella moderna e liberale  America può accadere che un bimbo si veda negare una torta di compleanno, a dausa del rifiuto dei pasticceri a scrivere scriverci il suo nome sulla stessa.

nomi strani - adolf hitler

Certo, se il nome in questione conincide con quello di colui che si è reso responsabile del più vergognoso genocidio nella storia dell’umanità, c’è forse da capirli. La colpa è del genitore filo-nazista che ha imposto quell’appellativo al proprio figlio e a cui, per fortuna, è stata tolta la patria potestà.
La coppia australiana formata da Frank e Sheridan Leskien era invece estremamente orgogliosa del nome scelto per la propria figlioletta (ISIS / ISIDE), e riceveva complimenti a profusione per la sua originalità e bellezza. Non è certo da tutti portare il nome di una dea Egizia, un nome che portava con sè fascino ed eleganza. Chi mai avrebbe pensato che quel nome orientale e fuori dagli standard sarebbe diventato sinonimo di una delle più brutali e paurose minacce contemporanee?

La piccola Isis al momento non è ancora a conoscenza del doppio significato del proprio nome, mentre suo fratello maggiore si è già visto costretto a subire angherie e crudeltà da parte dei compagni di scuola. I genitori stanno portando avanti una petizione affinché i mass media smettano di usare l’acronimo per indicare il gruppo terroristico islamico.

La giovane mamma francese Aida Alic ha vissuto un’esperienza analoga quando si è vista rifiutare l’ingresso negli Stati Uniti.
Il motivo? Il suo nome suona sospettosamente troppo simile ad ‘Al Qaeda’.

La ventinovenne Laura Matthews si è invece vista negare il rilascio di un passaporto a causa del secondo nome che lei stessa si è data. La ragazza ha pensato bene di aggiungere ‘Skywalker’ al proprio appellativo anagrafico, tanto per farsi due risate. Peccato che questo abbia costituito una violazione di copyright e si sia tramutato nell’impossibilità di ottenere un passaporto.

Anche la piccola Harriet, nata e cresciuta in Islanda, ha subìto la stessa sorte. Cosa mai ci sarà di strano in un nome come ‘Harriet’, vi chiederete? Ebbene, tale appellativo non è conforme alla legislazione islandese, essendo escluso dalla lista di nomi approvati dalle autorità. Per legge, tutti i bimbi nati in Islanda devono essere chiamati con dei nomi che possano essere coniugati in Islandese.
Chiaramente, Harriet non soddisfa il requisito.

Chiudiamo con il caso di un uomo della Florida di nome

. Non è una barzelletta, i suoi antenati emigrarono in America dalla Grecia e scelsero proprio questo come cognome di famiglia. Lo beffa maggiore sta però nel fatto che Edward è stato arrestato per possesso illecito di droga. Xanax, non cocaina, ma stiamo lì.

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