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Sudorazione notturna come risolvere ?

Stiamo parlando di un fastidioso problema che crea insonnia a molte persone oltre i 40 anni. La sudorazione notturna o iperidrosi è un curioso problema e non del tutto chiearito, che vessa un gran numero di persone in tutto il mondo. Ma cos’è e chi sono i soggetti colpiti?

Vedremo i casi in cui può essere considerato conseguenza di un disagio, e quelli in cui può essere letto come sintomo di un problema più importante; cercheremo insieme dei rimedi naturali per contrastare la traspirazione eccessiva; impareremo semplici strategie per prevenire efficacemente il problema

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Sudorazione improvvisa.

Provate a immaginare la situazione: è una notte di pieno inverno, i riscaldamenti sono spenti e voi vi svegliate improvvisamente, sudati – con petto, testa e collo letteralmente bagnati fradici - e allo stesso tempo infreddoliti. La stanza è fredda, ma ugualmente voi avete sudato e così tanto da aver inzuppato tutto il letto: per continuare a dormire tranquilli, non potete far altro che apprestarvi a cambiare le lenzuola.

Questa la situazione ricorrente che si ripresenta quasi ogni notte a chi soffre di iperidrosi notturna: un eccessiva produzione di sudore, apparentemente non causata dalle condizioni termiche dell’ambiente. Alcuni ne soffrono per pochi mesi, altri per diversi anni. Il problema può colpire bambini e adulti, con particolare incidenza sulle donne in gravidanza o menopausa.

La sudorazione notturna eccessiva e improvvisa può essere causata da fattori endocrinologici (ossia dipendenti dalla regolazione ormonale), da fattori psicologici, da fattori legati a disturbi della digestione e più in generale a una scorretta alimentazione e può essere inoltre considerato un sintomo di patologie complesse di varia entità.


Fattori endocrinologici.

Nel caso di persone affette da diabete, l’intensa sudorazione notturna può essere dovuta alle cosiddette ipoglicemie “nascoste”: cali di zuccheri che il dormiente non percepisce come tali, ma che disturbano il suo riposo rendendolo agitato e inquieto. In questo caso sarebbe bene riportare il problema al diabetologo di riferimento per valutare la correzione del dosaggio di insulina assunto prima della cena o prima di coricarsi.

Nei casi di ipertiroidismo la sudorazione notturna rappresenta una vera e propria risposta a una sorta di ipersensibilità al calore che viene ulteriormente accentuata se si indossano capi troppo pesanti o ci si copre troppo.
Sudorazione notturna nelle donne: menopausa e gravidanza.

Una reazione simile viene procurata dalla “vampate” tipiche della menopausa, in cui le testimonianze di iperidrosi sono frequentissime: il corpo percepisce un’improvvisa ondata di calore e reagisce ad essa producendo “fiumi” di sudore. Se in quest’ultimo caso il problema si risolve gradualmente con la stabilizzazione dell’equilibrio ormonale, nel caso dell’ipertiroidismo una buona terapia che inibisca la produzione dell’ormone tiroideo, renderà i soggetti maggiormente tolleranti al calore ambientale.

Anche durante la gravidanza possono verificarsi casi di sudorazione notturna: dipendono dallo scompenso ormonale che caratterizza il periodo della gestazione e fanno parte delle nuove esperienze che la donna sperimenta nel 9 mesi di “attesa”. Nella maggioranza dei casi il problema sparisce con la stessa velocità con cui si è manifestato e l’aspirante mamma può ricominciare ad avere sonni tranquilli.


Fattori psicologici: stress ed ansia.

Tutti sappiamo che lo stress può giocare brutti scherzi, anche durante il sonno: esso diviene agitato e inquieto e viene caratterizzato da sogni dalle trame concitate, a volte vividamente impressionanti. La sudorazione eccessiva può essere in questo caso una risposta dell’organismo agli stimoli immaginati durante la produzione onirica o una semplice reazione di contrasto alle “preoccupazioni” che assillano le nostre giornate.

E’ frequente infatti che la sudorazione notturna si manifesti in soggetti che soffrono di crisi d’ansia, o che comunque siano particolarmente ansiosi
Fattori legati a disturbi della digestione e ad una scorretta alimentazione.

Nei casi di reflusso gastroesofageo acuto si registrano numerosi episodi di sudorazione notturna abbondante: in seguito a miglioramenti sul versante gastroenterologico tuttavia, si riscontrano immediati miglioramenti anche sul piano dell’iperidrosi.

Si è inoltre verificata una corrispondenza tra i cibi consumati e l’insorgere di episodi notturni. Cibi molto piccanti o di difficile digestione, oppure cene costituite esclusivamente di proteine animali o di un’eccessiva dose di carboidrati, così come l’abuso di alcool e di sale sembrano creare le condizioni favorevoli a una sudorazione eccessiva: in questo caso la sudorazione è conseguenza di un vero e proprio sforzo compiuto dal corpo atto a digerire la cena consumata.
Sudorazione notturna come sintomo di patologie complesse.

Possiamo trovare abbondante sudorazione notturna nel decorso di altre patologie, per esempio quelle che intaccano il sistema immunitario: tutti abbiamo sperimentato almeno una volta, durante una brutta influenza, a infradiciare lenzuola, coperte e pigiama! In questi casi il corpo suda per mantenere la temperatura corporea ideale così da tutelare il corpo nella lotta contro l’agente patogeno che causa febbre. Similmente accade in patologie più complesse tra cui possiamo citare la mononucleosi o addirittura l’HIV.

Singolare l’esempio del morbo di Hodgkin, un affezione del sistema linfatico, che provoca rigonfiamenti dei linfonodi del corpo: la sudorazione notturna improvvisa è considerata un sintomo insieme ad altri curiosi fattori, tra cui la percezione di prurito su tutta la superficie del corpo al momento del risveglio e in occasione di bagni caldi.

L’iperidrosi può inoltre essere sintomo di ipertensione arteriosa, (ossia un innalzamento della pressione arteriosa) e di varie sindromi da fatica cronica (disfunzioni che provocano un senso di stanchezza diffuso e continuo, che influiscono negativamente sulla vita del paziente colpito).

Da queste considerazioni si può facilmente intuire il perchè se la sudorazione notturna si presenta in forma continua per un certo periodo di tempo sarebbe opportuno parlarne con il medico di fiducia.
Sudorazione generalizzata o localizzata.

Questa forma di anomala traspirazione durante il sonno può manifestarsi limitatamente a porzioni del corpo come ascelle, mani e piedi in conseguenza del troppo calore o da stress.

Oppure si può parlare di sudorazione notturna generalizzata a tutto il corpo che ritrova nelle origini cause più severe come diabete, insufficienza cardiaca, ipertiroidismo, obesità, assunzione di certe tipologie di farmaci, disturbi psicologici e malattie.


Sudorazione notturna e bambini.

La sudorazione durante il riposo è una manifestazione frequente in molti bambini.

Le cause possono essere dalle più semplici a quelle che necessitano di una valutazione più accurata ed è per questo motivo che, come per gli adulti, se il sintomo persiste, è consigliabile una visita pediatrica.

Sudorazioni notturne possono dipendere da sogni turbolenti elaborati nella fase rem, ovvero la fase più profonda, colpendo la sensibilità dei più piccini.

Altrimenti è bene evitare l’assunzione di abbondanti quantità di carboidrati e zuccheri prima della messa a letto perché stimolano una eccessiva secrezione di insulina che ha lo scopo di abbassare l’incrementato tasso di zuccheri nel sangue.

Anche infezioni respiratorie, mononucleosi, febbre, ipertiroidismo e reflusso gastroesofageo inducono traspirazione notturna, così come il cosiddetto effetto “sudamina” che si manifesta con l’eccessivo calore anche nei neonati, ed insorge producendo piccole vescicole dovute all’eccessiva sudorazione che inducono ristagno del sudore sulla cute irritata e pruriginosa al collo ascelle e pancia.
Rimedi per la sudorazione notturna.

Per tutte quelle cause riferibili a stati stressanti o manifestazioni d’ansia, la sudorazione nella notte può essere contrastata dall’assunzione di rimedi naturali quali tisane ad effetto rilassante come camomilla, tiglio, verbena, fiori d’arancio, passiflora, valeriana, fiori di bach e isoflavoni della soia e dei legumi.

Si possono praticare anche tecniche di rilassamento per allontanare ansia e preoccupazioni.

E’ fondamentale evitare di coricarsi in ambienti troppo caldi cercando di mantenere una temperatura al di sotto dei 18-20 °C all’interno della stanza da letto ed utilizzare biancheria da notte comoda, non troppo aderente e preferibilmente in fibra naturale.

Un altro importante aiuto per contrastare la traspirazione notturna è quello di consumare cibi leggeri, non troppo caldi ne piccanti preparati in modo semplice, ed evitare il consumo di alcol, caffè e fumo appena prima di coricarsi.

L’attività fisica è stata dimostrata essere utile per contrastare vampate e sudorazioni notturne.


Trattamenti cure e terapie.

Gli antisudorifici sono sostanze medicinali ad azione antitraspirante che comprendono: prodotti a base di sali di alluminio (sotto forma di soluzioni della molecola di cloruro di alluminio al 10%-25%) da applicare sulla pelle.

Sono generalmente impiegati per arrestare la sudorazione localizzata perché ostruiscono meccanicamente e permanentemente i pori delle ghiandole sudoripare così da necessitare di applicazioni ripetute nel tempo anche se possono causare irritazioni sulla pelle.

Gli antisudorifici naturali a base di salvia possono essere ingeriti sotto forma di tisane e gocce da mescolare con acqua, oppure applicati come nel caso delle polveri o perle da acquistare in erboristeria.

Il trattamento farmacologico potrebbe essere un alleato contro la forma notturna generalizzata tenendo sempre in considerazione che come ogni medicinale deve essere necessariamente consigliato e prescritto dal medico a cui ci si è rivolti.

I farmaci anticolinergici sono in grado di inibire la stimolazione delle ghiandole sudoripare anche se possono produrre effetti collaterali come secchezza delle fauci, vertigini, disturbi all’occhio e alterazioni nella minzione.

La ionoforesi è un trattamento capace di occludere i condotti ghiandolari sudoripari provvisoriamente tramite l’attraversamento nella cute di scariche di corrente a bassa intensità emesse dal macchinario, ma come per i sali di alluminio necessita di interventi ripetuti.

 

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