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Parapini Romaeuropa: Impegno Rai vuol essere concreto con molte declinazioni

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Rai main media partner della 32esima edizione di Romaeuropa Festival. Giovanni Parapini: “Il nostro impegno vuole essere concreto e avrà molte declinazioni”. Il festival verrà seguito da Rai Cultura, Rai3, Radio3, Radio2, Radio Kids, Rai Ragazzi, Rai News 24, TG Lazio e GR del Lazio.

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“La Rai, in quanto TV di servizio, ha il diritto e il dovere di essere presente in un’occasione come questa”. Giovanni Parapini, direttore comunicazione, relazioni esterne, istituzionali e internazionali della Rai, spiega così il rinnovo – e insieme l’accresciuto investimento energetico da parte di Viale Mazzini – della funzione di main media partner della 32esima edizione di Romaeuropa Festival, che, dal 20 settembre fino a fine gennaio dell’anno prossimo, porterà in scena espressioni artistiche di cinque continenti, spaziando dalla danza al teatro, dalla musica al cinema, dagli incontri con gli artisti alle arti visive e alle sfide tecnologiche.

“Il nostro impegno vuole essere concreto e avrà molte declinazioni”, spiega Parapini, che ha molto studiato e difeso questo progetto. “Trattandosi di un festival che dura non giorni ma mesi, e che ha come vocazione quella di sperimentare linguaggi moderni con uno sguardo internazionale, ci pare un’ottima occasione per rivendicare il ruolo della cultura come elemento che nutre l’anima e che aiuta le nuove generazioni a trovare delle bussole di orientamento in un mondo frantumato e confuso”.

Il palinsesto messo in piedi dall’ente radiotelevisivo di Stato è in effetti inconsueto e decisamente impegnativo: Rai Cultura seguirà gli eventi del festival con i suoi canali dedicati, Rai3 con i suoi programmi divulgativi, Radio3 con il racconto di spettacoli e artisti, mentre Radio2 si occuperà della sezione Digitalife.

A giocare la partita sono state chiamate anche Radio Kids e Rai Ragazzi – che racconteranno le attività dedicate ai più piccoli – mentre Rai News 24 e il TG e il GR del Lazio seguiranno la manifestazione con collegamenti, come del resto faranno anche i portali web del servizio pubblico. “Ci sembrava poco interessante rassegnarci a porre un semplice logo di rappresentanza alla manifestazione”, ripete Parapini. “È invece molto più fruttoso offrire, per quel che ci compete, un contributo concreto alla realizzazione di uno dei festival più interessanti che si conoscano”.

FONTEPrima Comunicazione

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