Sono bastati un paio di film e un programma su emmetivì per far fioccare sulle nostre strade dei veri e propri mostri.

Con tuning si intende l'addobbo di sfigatissime utilitarie con migliaia di euro di accessori inutili e sgradevoli alla vista.

L'auto per ecellenza del tuner doc è la Peugeot 206 con motorizzazione 1100 da 60 cavalli oppure 1.9 diesel da 70 CV; seguono a rotta di collo: le fiat punto, peugeot 106, Citroen Saxo e renault clio.

Ecco le principali caratteristiche di una macchina tuningzata:

Estetica

Spazzaneve anteriore
Minigonne laterali
Rimozione del stemma della casa madre (con buco a vista)
bad look (nel senso che l'auto alla vista fa cagare)
Ampia presa d'aria sul cofano.
Cerchi in lega da 22pollici che escono per intero dalla carozzeria
Volante sportivo senza airbag
Sedili sportivi anti trombata
Pomello del cambio resing
Molteplici luci e lampade rosse (o blu).

Motore

Scarico rumorosissimo (a volte è stato rimosso il catalizzatore, altre è semplicemente bucato)
Filtro a cono BMC o K&N grande quanto il secchio della spazzatura (tappato con lo scotch per non fare entrare troppa aria)
Centralina rimappata con il gameboy (la modifica è facilmente individualbile dalla scia nera lasciata in acellerazione dai diesel)

Audio
I tuner sono truzzi per definizione. Per godere appieno del tunz tunz ogni tuner che si rispetti riempie per intero il cofano di amplificatori, subwoofer e condensatori.

Un tuner si ritiene soddisfatto del proprio impianto audio quando, alzato il volume a metà, la targa cade a terra, lo stucco dalla carozzeria inizia a scrostarsi e saltano via i vetri.

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Il tuning è una moda ridicola

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